Il Resoconto della XVIII Assemblea
a cura di Davide Occhetti
Il 9 novembre, secondo tradizione nel secondo sabato del mese, l’Associazione ha celebrato l’annuale assemblea dei soci nella Cripta dell’Aula Magna, in un’atmosfera di particolare intensità dovuta all’ottantesimo anniversario dalla fondazione del Collegio (avvenuta nel 1933, grazie ad una sottoscrizione indetta in tutta Italia, quale dono degli italiani a padre Agostino Gemelli, per il venticinquesimo della sua ordinazione sacerdotale).
I prodromi dell’evento
Le celebrazioni di quest’anno, per vero, sono state precedute, nella serata di venerdì, da un aperitivo-degustazione, un momento di convivialità che è riuscito a far incontrare gli attuali studenti con quanti, studenti, non lo sono più da un pezzo. In una società in cui mancano i Maestri, si è trattato un’esperienza davvero arricchente. Del resto, quanto ha dato l’Augustinianum all’Università Cattolica? Quanto l’Italia tutta deve al Collegio? I numeri parlano da soli. Alla cerimonia del conferimento del titolo di professore emerito dell’Università, tenutasi lo scorso 6 novembre, 6 docenti su 12 provenivano dal Collegio.
Durante la chiacchierata i ricordi si moltiplicano: c’è chi risale fino a padre Gemelli: “Un gigante”, chiosa un avvocato bresciano, matricola 1945-46. Molti ricordano Umberto Pototschnig (che l’anno passato ci ha lasciati dopo una lunga malattia), altri Giuseppe Lazzati (di cui il 5 luglio scorso Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ne riconosce le virtù eroiche). Ciascuno parla dei suoi Maestri, di scienza e di vita. Dalla discussione emergono nomi e personaggi, che i più giovani conoscono solo in via indiretta, e che improvvisamente acquistano una consistenza, un volto. Un noto sociologo ammonisce a non essere disfattisti: nella bassa cremonese degli anni ’60 si faceva la fame, ricorda: “il disorientamento di oggi è tipico delle società che hanno raggiunto il benessere”. “E poi , aggiunge, noi eravamo terribilmente provinciali. Nessuno s’occupava di cosa accadeva dall’altra parte del mondo”.
Saluti e attività dell’Associazione
Sabato mattina, dopo i saluti del dott. Mario Gatti, direttore di Sede dell’Ateneo, che ha rinnovato l’apprezzamento dell’Università per l’attività dell’Associazione e del Collegio, riconfermando il sostegno dell’Ateneo per le iniziative promosse, il Presidente Clarizia in una breve introduzione ha ringraziato, oltre che il Direttore di Sede e l’Ateneo per la vicinanza al Collegio, anche l’Istituto Toniolo, Educatt e l’Associazione Ludovico Necchi — che riunisce gli alumni dell’Ateneo — con la quale ha auspicato una collaborazione sempre più fattiva. È stata anche l’occasione per ringraziare ancora una volta il Prof. Michele Lenoci, che ha lasciato la Presidenza del Comitato Scientifico dell’Associazione, e per salutare il Prof. Stefano Solimano che ne ha preso il posto; ringraziamenti non solo di circostanza anche per il Prof. Lorenzo Fossati, che ha lasciato la carica di tesoriere al giovane Alberto Sgarbi, confermando così la volontà dell’Associazione di coinvolgere sempre di più le giovani generazioni, e per Vincenzo Panuccio, ex segretario ora sostituto da Matteo Di Mauro.
Dopo la breve presentazione del bilancio dell’Associazione, pubblicato tra i documenti su questo sito, è stato ancora possibile illustrare brevemente i progressi del progetto “Laboratorio della Memoria”, cui fa riferimento anche un Percorso fotografico a pannelli che ricorda le stagioni del Collegio e che è installato in Collegio (qui un’anteprima dell’installazione).
È seguito poi il saluto e il resoconto delle attività del Collegio da parte del dott. Saverio Gentile, attuale Direttore dell’Augustinianum, che ha presentato anche il volumetto “Dieci anni di cultura in Augustinanum“, un resoconto molto interessante delle attività promosse dal collegio negli ultimi dieci anni, copia del quale faceva parte della cartella per gli iscritti alla giornata e che è possibile leggere nell’apposita sezione.
La prolusione al corso sulla lotta armata e il ricordo di R. Ruffilli
Nell’intenso susseguirsi delle testimonianze, è stato inaugurato il nuovo percorso che si svolgerà durante l’anno accademico in collegio sulla Lotta armata in Italia con un ricordo della figura di Roberto Ruffilli, nel venticinquesimo dall’uccisione, avvenuta, per mano brigatista, il 16 aprile 1988 (pochi giorni dopo la nascita del nuovo governo De Mita, che Ruffilli aveva contribuito a formare). Insigne studioso delle istituzioni politiche, poi prestato alla politica, Ruffilli fu infatti studente del Collegio, di cui divenne successivamente direttore nel 1968. A ricordarlo è stato il prof. Pierangelo Schiera, docente di Storia delle dottrine politiche a Trento, che di Ruffilli fu collega e amico e che presiede l’omonima fondazione (il suo intervento costituisce, tra l’altro, la prolusione al corso intitolato, alla cui frequenza la facoltà di giurisprudenza ha assegnato 1CFU). Il prof. Schiera ha ricordato Ruffilli come uomo del servizio, impegnato nello studio della storia delle istituzioni politiche, in particolare alla storia istituzionale degli stati preunitari, e in quello dell’unificazione, in occasione del relativo centenario, e del regionalismo. Ruffilli — ha continuato Schiera — era uomo affascinato dal pluralismo, quale pluralità delle sedi in cui si snoda la vita politico-amministrativa, quando decise di dedicarsi alla politica attiva, entrando nello “spingroup” di Ciriaco de Mita. Uomo buono, Schiera lo ha accostato a Bachelet, altra vittima illustre del terrorismo rosso: entrambi erano dei veri professori cattolici (per questo pagarono con la vita) ma, nel contempo, erano dotati di un alto senso della laicità: intendevano la politica semplicemente come servizio alla causa del bene comune. Una versione estesa dell’intervento del prof. Schiera è disponibile, per gentile concessione dell’autore, su questo sito.
L’Agostino dell’anno
Il conferimento del titolo di “Agostino dell’anno” è andato quest’anno al prof. Virgilio Melchiorre, professore emerito di filosofia morale. In Università da 65 anni, all’atto di ritirare il premio ha ricordato con nostalgia i cicli di incontri filosofico-letterari che si organizzavano in Augustinianum ai suoi tempi: ancor oggi, dice, ricorda con estrema riconoscenza quegli anni e ad essi torna sovente con la memoria. Il prof. Melchiorre (che quest’anno dà alle stampe, per la collana Colloquia dell’Associazione, uno scritto dal titolo “Dal principio di Parmenide alla fenomenologia trascendentale. Per un’autobiografia intellettuale”, in cui delinea i tratti essenziali del suo percorso di ricerca filosofica) ha ricordato in particolare gli anni della sua formazione, che furono di grande rinnovamento, col succedersi, in particolare, di Gustavo Bontadini ad Amato Masnovo (ancora legato ad un approccio di semplice ripensamento della scolastica) e con l’introduzione, tra i corsi di insegnamento, delle cd. filosofie seconde (filosofia della storia, filosofia della religione, filosofia della scienza). Anni, insomma, di grande fermento.
Le testimonianze dei giovani dell’Augustinianum
È seguita la proclamazione del vincitore del premio “Laureato dell’Anno“: al tavolo della Presidenza è stato invitato Davide Battaglia, al quale il Presidente ha consegnato il premio (in buoni per l’acquisto
di libri) e che ha brevemente illustrato la sua ricerca. Al tavolo si sono alternati poi Beniamino Manganaro, ex vice-direttore del Collegio e Commissario della Polizia di Stato, per una testimonianza sulla sua esperienza post-laurea; Giorgio Cavazza, Presidente dell’Assemblea degli Studenti, e Stefano Curreri, che hanno raccontato le loro esperienze all’estero svolte durante l’estate, per le quali l’Associazione ha stanziato due borse di studio. Giorgio Cavazza ha partecipato al Progetto Late alla Columbia University of New York, mentre Stefano Curreri ha preso parte al Programma “Project and People Management”, organizzato dall’Ateneo e svolto in collaborazione con COMAU (Consorzio Macchine Utensili) e con il Politecnico di Torino. Il progetto si è svolto a Detroit presso la COMAU Management Academy ed ha permesso allo
studente di vivere all’interno di una realtà aziendale leader nel suo settore e di comprenderne i processi sia a livello tecnico che nella gestione del personale.
La S. Messa e i festeggiamenti finali
Dopo la conclusione dei lavori e l’arrivederci all’anno prossimo, in Cappella si è svolta la S. Messa celebrata da don Daniel Balditarra, di cui su questo sito è disponibile l’omelia. La giornata si è conclusa in Collegio con un momento conviviale e con la presentazione del percorso fotografico “L’Augustinianum a 80 anni tra memoria e futuro”.
Le conclusioni
Se vogliamo tracciare un bilancio di questi due giorni di celebrazioni, dobbiamo riconoscere che quest’affiatamento tra generazioni, anche assai lontane tra loro, che ogni anno, quasi per miracolo, si rinnova, deriva da un sentire comune che trova la sua origine più profonda nell’appartenenza ad un’Istituzione. È lo stesso sentimento che mirabilmente traspare da una lettera, recentemente ritrovata negli archivi del Collegio, che Umberto Pototschnig indirizzava ai quart’anni l’11 maggio 1962: “Non potete negare che nell’ambito dell’Università, questa [l’esperienza del Collegio, n.d.r.] è più di ogni altra cosa disinteressata; non vi sono calcoli, ragioni di prestigio, secondi fini. È un gesto che si riporta ai momenti migliori della storia dell’università e che l’Università oggi ripete con lo stesso atto di fiducia di un tempo. Ebbene, non dimenticate questo atto di fiducia; e ricordatevi, se non vi spiace, […] che un atto di fiducia vincola più di qualunque giuramento, tale è la soggezione che ti incute, il rispetto che ti invade, Ho detto: più di qualunque giuramento. E voi capite come ciò valga anche per voi”.
Materiali correlati
Il rendiconto della gestione (PDF)
La relazione sulle attività del collegio (di S. Gentile)
Il volumetto 10 anni di cultura in Augustinianum
Il contributo del prof. P. Schiera al percorso “La lotta armata in Italia” (PDF)
Il volumetto Dal principio di Parmenide alla fenomenologia trascendentale. Per un’autobiografia intellettuale (di V. Melchiorre, agostino dell’anno)
L’omelia di don Daniel Balditarra per l’Assemblea
La galleria fotografica dell’evento
Il percorso fotografico “L’Augustinianum a 80 anni tra presente e futuro”